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1.23.18. Lo Split Payment

Aspetti normativi

L'art. 1, comma 629, lett. b), Finanziaria 2015 ha introdotto un innovativo metodo di versamento dell’IVA, c.d. "split payment", per le cessioni di beni / prestazioni di servizi effettuate nei confronti di Enti pubblici o società ad essi collegate che "non sono debitori d'imposta ai sensi delle disposizioni in materia d'imposta sul valore aggiunto".
In particolare, il nuovo art. 17-ter, DPR n. 633/72, prevede che tali soggetti sono tenuti “in ogni caso” a versare l'IVA agli stessi addebitata direttamente all'Erario e non al fornitore (cedente / prestatore), entro termini e con modalità che saranno stabiliti da un apposito Decreto. Recentemente il MEF, con il Comunicato stampa 9.1.2015, n. 7, anticipando il contenuto del citato DM attuativo, ha fornito le prime precisazioni con riguardo all'applicazione del metodo in esame.
Come evidenziato nella relazione accompagnatoria al D.D.L. della Finanziaria 2015 il nuovo art. 17-ter
 
"attua una peculiare tipologia di «split payment» in base al quale … [viene] accreditato al fornitore … il solo importo del corrispettivo pagato al netto dell’IVA indicata in fattura. Tale imposta … [viene] sottratta alla disponibilità del fornitore e accreditata in un apposito conto per essere acquisita direttamente dall'Erario”.
Le nuove disposizioni sono applicabili “alle operazioni per le quali è stata emessa fattura a partire dal 1° gennaio 2015"